Ti sei mai chiesto
che cos’è che veramente conta per la tua azienda?
Probabilmente la risposta è una sola:
la continuità operativa, ossia la possibilità di lavorare sempre e comunque anche se dovesse succedere un problema o un disastro.
In effetti l’imprenditore ha in mente una sola cosa:
che i ricavi siano superiori ai costi, quindi che il margine (ricavi - costi) sia quanto più grande possibile. E non c’è nulla di male in questo...è il lavoro dell’imprenditore!
L’ottenimento di ricavi e, quindi di margini, è strettamente legato all’operatività dell’azienda; molto banalmente: se l’azienda è ferma non può fatturare, se non può fatturare non ottiene ricavi ma continua a sostenere dei costi.
Le continue migliorie tecnologiche e la vita lavorativa moderna hanno
alzato il livello delle aspettative dei lavoratori; tutti si aspettano che l'email sia sempre accessibile, che i server siamo sempre disponibili, che il gestionale sia in perfetta efficienza e che i dati siano disponibili da dovunque 24 ore su 24.
E se qualcosa si “inceppa” ecco che nascono i problemi.
Ma perché è così?
Tutte le aziende trattano informazioni e comunicano con terzi e, oggi, le informazioni sono dati, cioè file, e la comunicazione è fatta tramite strumenti tecnologici come email, chat e telefonate che ogni giorno passano sulla rete internet. Quindi, volenti o nolenti,
il lavoro di tutti è fortemente basato sull’IT.
È allora necessario minimizzare i fermi aziendali dovuti all’IT:
serve avere un “piano B” che permetta di minimizzare i costi legati a un fermo aziendale.
Se ci pensi bene anche molte attività apparentemente semplici, come per esempio quella dei tassisti, prevede sempre un piano B: qualora si dovesse bucare una ruota ne è disponibile un'altra di scorta, al fine di continuare il proprio lavoro portando il cliente a destinazione.
Una delle sfide più difficili è capire
qual è la soluzione di protezione adatta alle proprie esigenze.
Sono tre i parametri importanti da tenere in considerazione mentre si valuta una soluzione per proteggere la propria azienda:
- la probabilità dell'interruzione, cioè qual è la probabilità che si verifichi un evento tale per cui venga interrotto il lavoro dell'azienda?
- il danno dell’interruzione, cioè quali sono i costi associati all’interruzione dell’attività?
- il costo della contromisura, cioè quanto costa mettere in pista un sistema di protezione?
Partiamo dalla prima domanda:
qual è la probabilità di interruzione?
Per rispondere a questa domanda dobbiamo capire
cosa può interrompere il funzionamento dell’IT di un’azienda.